giovedì 12 marzo 2009

Riflettere senza giudicare

Non c’è essere vivente
che più dell'uomo
ha bisogno di vivere
in società.
Di questa ovvietà
ci siamo tanto nutriti,
e nei suoi pascoli
siam tanto nutriti
e nei suoi pascoli
siamo tanto pasciuti
fino a dimenticar
che più antica
della parola "società"
è la parola "amore".
E' questo il primario
essenziale bisogno
dell'essere umano:l'amore
Realizzare questo bisogno
significa realizzare
la fede.
Non la fede in
qualcuno o qualcosa
che ci è estraneo,
che altro da noi,
ma che è dentro
e oltre noi
fisicamente intesi.
E' la fede nella
nostra capacità di amare
e nella nostra capacità
di suscitare l'amore
negli altri.
E' la fede
nella nostra
specificità spirituale
più che la credenza
nella nostra
specificità sociale.
E' questa fede che
ci fa amare glia altri
per come sono
e ci fa essere amati
per come siamo.
Nessun incidente
o malattia,
pur riducendoci
a stato vegetativo,
può interrompere
questa "comunicazione" spirituale.
Le rose sono "vegetali"
eppure le amiamo,
le curiamo
e le doniamo
a coloro che amiamo
per comunicare il nostro amore.
Un essere umano
ridotto a vegetale,
di certo perde
la sua socialità ma,
chi con certezza
può dire che perde anche
la sua spiritualità?

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